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Calabria il valore unico della Terra Lenta

La Calabria  è un  "punto di vita"  del tutto unico, del Sud dello stivale e dell'intero mediterraneo.

E' la storia del "punto di vita" di una parte del mondo intero, che attualmente  non è la protagonista dello sviluppo,  ma è stata ed è tutt'ora  una culla di cultura, ricchezza, di società e di scuole di pensiero  come nei millenni  e quindi ha un grande valore: produce una prospettiva diversa.  

La Calabria come emerge fondamentalmente nel punto di vista dominante,  è solo un ritardo dal  Nord, quasi una malattia. 

 La Calabria invece è "tanto" Sud,  è molte cose;  è innegabile sia  un lembo di terra dove albergano piaghe e  problemi, però è anche,  nonché sorprendentemente, una prospettiva diversa con unicità. 

La considerazione della Calabria  spesso ha due  visioni  dominanti: un paradiso turistico, un inferno mafioso. E sono due visioni che l'immaginario le tratta come  candidamente complementari.

La vacanza si fa in Calabria perché offre buon clima, sole,  mare, addirittura ossigeno del polmone d'europa  quale è la Sila e anche neve dove puoi sciare vedendo due mari sotto gli sci e tanto altro dalla storia alla cultura.  Ma appunto in via complementare  convive una idea di Calabria ferma, dominata da mali endemici.

Ecco, il pensiero della Calabria vissuta come Terra  Lenta  è l’idea che invece essa sia   molto di più  ed anche diversa da queste visioni estreme e conviventi.

Si! perché la Calabria ha una soggettività   autonoma,  protagonista, con una forte cultura identitaria che in questo mondo in cambiamento  può avviarsi su una  strada di  modernità anche ricca di  originalità nell'intero pianeta. 

La Calabria è il cuore, la storia antica e vissuta, la portatrice  di un’idea nel mondo  della Terra Lenta, di multi culturalità,  che è tutt'altro che sinonimo di arretratezza, come è tutt'altro che regressione  culturale ancora. 

La Terra Lenta  è  un "punto di vita"  nel mondo ed un "punto di vista"sul mondo, una forma di vita  contemporanea, ricca anche di archeologia di vita che però custodisce delle esperienze altrimenti destinate a  scomparire nel mondo  dell'ultimo secolo ispirato e impoverito dal "consumo ergo sum".

Alcune dimensioni  valoriali, e di identità  venute dall'esperienza sono possibili solo nella Terra Lenta, dalla carica umanitaria, alla ospitalità, alle abilità  fino  alle conoscenze. 

La Calabria non ha bisogno di correre per colmare un qualche  ritardo perche "ritardo non è". 

Allora ... che i Calabresi si uniscano in questo seme, cercando di essere migliori , di superarsi su  quello che sono, di recuperare valori identitari ed  il meglio della ricca ed unica storia, il meglio di ogni  tradizione, perché  storia e  tradizione non appartengono al passato, ma sono delle grandissime  risorse per il futuro.

Il Cambiamento è una grande opportunità per cultura, società ed economia; ha dei rischi e si affronta malissimo con la povertà di idee su come attraversare la porta del futuro.

Questo attraversamento la nostra ricchezza lo può vivere in modo originale. Ricchi di  passato;  questa è  la determinante per la comprensione, l'intelligenza (la lettura della realtà)   del presente e del futuro.

La Terra Lenta costruisce una ottima convinzione e principio alternativo  riguardo alla concezione utilitaristica e capitalista del vivere con la quale cercano di   abituarci  a pensare che una società del profitto è la regola fondamentale e il resto è soltanto marginale, solo inutilità.  

Il profitto come fine del comportamento umano e del funzionamento della società, come la misurazione dello sviluppo solo con l'indicatore del Prodotto Interno Lordo anziché del Capitale Sociale, la marginalizzazione di interi continenti, la determinazione di disuguaglianze;  sono comportamenti che appartengono in realtà a  dei Paesi   sostanzialmente più deboli e marginali, in cui tutto diventa risorsa per sopravvivere;  come per esempio  l'ambiente, trasformato per questa ansia di sviluppo  in una discarica.

La Calabria  deve  rendersi conto che ciò che la  rende straordinariamente bella, come una bellissima donna elegante e pulita è la sua natura,  con l'ambiente al massimo splendore, cosi che deturpare la propria  forma naturale e abdicarla alla  cementificazione ed alle infrastrutture realizzate solo per gestire spesa e rimaste prive di funzionamenti, significa mutilare la propria identità, la propria storia.

L'Ambiente in realtà riguarda l’intero pianeta terra come questione,  rendendo necessaria una politica ambientale che consenta lo sviluppo sostenibile.

La Calabria ha ancora un vantaggio  così che è   possibile garantire un futuro alle generazioni future.  

Siamo protagonisti in Calabria "Terra Lenta", perché siamo l'antitesi di una cultura   fondamentalista  secondo la quale solo  la mia cultura è quella giusta e che l'altro, in quanto diverso da me, sia  il male e dunque deve diventare come me,  quindi colmare un male identificato  ritardo. 

La Terra Lenta lo sa da sempre, per il suo vissuto,  che un  punto di vista è soltanto una porzione del tutto: un Punto di Vita. 

Se vogliamo poi dare una immagine solida della ricchezza della Terra Lenta, ricordiamoci del Patrimonio di Biodiversità che ha la Calabria.

L’Italia occupa lo 0,5% della  superficie della Terra, e ci vive lo 0,83% dell’umanità; le condizioni bio climatiche sono uniche al mondo, permette alla penisola di essere la PRIMA nazione al mondo per biodiversità:

-7.000 differenti vegetali, segue il Brasile con 3.000; 58.000 specie di animali, segue la Cina con 20.000; 1.800 vitigni spontanei da uva, segue la Francia con 200; 997 tipi di mele, in tutto il mondo ne esistono 1.227; 140 tipi di grano, seguono gli USA con 6;  

L’Italia possiede il 70% del patrimonio artistico e umano, il rimanente 30% è sparso in tutto il resto del pianeta, e la Calabria ne ha una parte significativa.

In pratica siamo in un giardino dell'Eden, ma pochi italiani lo apprezzano, e rispettano come tale. 

La Calabria dispone oltre  il 40% di tutto ciò. I Calabresi lo sanno e dobbiamo superare quell'idea malsana che il giardino degli altri è più verde, perchè nel verde e nel blu ci siamo noi davvero.

 

*giuseppe panarello

  

L'arte di legare i salumi; la salsiccia a catena Nicastrese
Soppressata di Decollatura