I Salumi senza conservanti: un senza che fa bene!
Gli ingredienti veri ed insostituibili per un OTTIMO SALUME:
- materie prime di qualità,
- conservanti naturali (una concia di spezie, erbe aromatiche, peperoncino e via dicendo);
- condizioni igieniche ottime;
- rispetto delle temperatura di produzione;
- una buona dose di pazienza e di cura per la stagionatura;
- la giusta quantità di sale.
Possiamo così salvarci dall’uso di additivi nei salumi, poco salutari, responsabili di certi sapori troppo marcati e di un rossore indefinito a volte strano.
Ecco perché è meglio comportarsi di conseguenza preferendo salumi di nicchia ed i nuovi salumi naturali.
Innanzitutto leggiamo attentamente l'etichetta con qualche nome in codice: la coppia E-250 ed E-249 e l’altra banda di monelli E-251, E-252.
I primi – i nitriti – sono i sali di sodio e potassio dell’acido nitroso, i secondi i corrispondenti ma dell’acido nitrico. Questi sono presenti in natura, vengono utilizzati nella lavorazione delle carni conservate e negli insaccati per motivi precisi: consentono alla carne di mantenere (più a lungo) un colore rosso e comunque vivace e impediscono la produzione di botulino, batterio che produce tossine anche mortali per l’uomo.
Sembra a molti che nitriti e nitrati siano indispensabili nel garantire la conservazione del nostro salame, ma in realtà non è esattamente così.
Dobbiamo sapere che in alcune condizioni (quelle dell’ambiente acido dello stomaco) i nitriti danno origine a sostanze cancerogene chiamate nitrosammine. I nitrati, tanto buoni per conto loro, possono anch’essi – a causa dei batteri presenti nella saliva – trasformarsi in nitriti e riportarci ad una condizione non proprio salutare.
La domanda che i produttori più attenti ci poniamo ancora prima è: è possibile conservare senza ricorrere agli E-250, E-249, E-251 ed E-252? La risposta è positiva, cosi da originare una lista di delizie nuove, in un mondo troppo forzato come quello dei salumi, che esaltano la natura e la biodiversità dei nostri salumi preferiti.
Noi abbiamo scelto il Salumificio Artigianale Sapori d'Altri Tempi di Sandro Serra e siamo al Ponte di S.Antonio di Nicastro ora Lamezia Terme. Il laboratorio di Sandro è la storia dei salumi calabresi con la preparazione tipica "nicastrese".
Nel laboratorio infatti la temperatura è rigidamente controllata anche dalla natura del fiume che scorre al lato, un tempo protezione del Castello federiciano di Neocastrum, ora protettore del microclima compatibile con il fresco, la umidità e la escursione ottimale per i salumi fatti all'antica.
Scrivendo di salumi, qui i conservanti sono banditi, i budelli sono naturali e la legatura viene fatta a mano. Come in altri tempi.
Gli animali che vengono scelti per le lavorazioni sono rigorosamente di origine italiana, intendendo questa con riferimento dai lattonzoli fino all'allevamento ed alla macellazione; per la gran parte delle lavorazioni la origine è completamente calabrese come lo è totalmente per i Suini Neri di Calabria (razza apulo-calabrese), tutti sono alimentati a cereali nobili, mais, orzo e frumento ogm free, biologici e macellati con metodo cosiddetto "dolce" vicino all’allevamento.
Ecco una lista di cose da assaggiare: salsiccia naturale, di color rosso dalla conserva di peperone calabrese bio, dolce o piccante con un colore intenso intenso e grasso omogeneo e composto, nettamente visibile per il taglio a punta di coltello che odora di cantina affumicata e poi, lei, la Regina, sua maestà la soppressata, anche questa proposta dolce o piccante, magra, compatta e asciutta, con grasso bianco composto ad arte.
I prodotti sono un concentrato del meglio della tradizione di insaccati calabresi: ‘nduja, guanciale, pancetta tesa e arrotolata, capocollo, filetto, fiocco di prosciutto, nicastrese schiacciata, porchetta artigianale, stinco cotto, sfilaccio di suino in aromi del sud, burger di provatura di salsiccia, gelatina di carni e frattaglie di suino, hanno tutto il valore del gusto e della salute con il particolare profumo del vapore affumicato al sapore dei legni del sud.
Una ultima cosa, che in realtà è la principale: per arrivare a tale risultato è necessario farli a regola d’arte. Qui ci si è autodotati di una sorta di disciplinare di produzione, bandendo dai propri laboratori di produzione, qualsiasi prodotto chimico, producendo salumi 100% naturali, come una volta era di norma fare. Il loro conservante naturale è il sale, il peperone di Calabria e la pazienza di attendere la stagionatura perfetta.
Il sale è un conservante naturale poiché aumenta la concentrazione di cloruro di sodio, così uccide i microrganismi che potenzialmente possono degradare l'alimento, e poiché ha un effetto diretto sulla concentrazione idrica del cibo, disidrata, aumenta la sua conservabilità.
L'arte è anche Salamarìa! per avere Sapori d'altri Tempi!